Moda e tessile

Moda, nasce “Atotus”, modello di economia circolare al servizio del Made in Italy

La creatività tutta italiana fa ancora centro e, questa volta, nel settore tradizionalmente più celebre del Made in Italy: la moda. È nato, infatti, un nuovo brand che punta al successo mediante un inedito esempio di moda sostenibile. Il suo nome è “Atotus”, scaturito dalla mente brillante di Silvia Atzori, la quale si è inventata una rete di collegamento tra tutti gli elementi della filiera tessile, rigenerando tessuti già utilizzati per realizzare nuovi capi di abbigliamento di tendenza. Centro nevralgico del progetto è il punto vendita di Vezzano (Trento) facente capo ad Atotus dove vengono raccolti abiti usati di cotone, lana, cashmere, lana misto a cashmere e anche pneumatici da bici usati.

A questo punto parte il circuito di economia circolare. Chi porta i capi di abbigliamento riceve l’equivalente della moneta di Atotus, i TIPs, e da questo momento entra a far parte del sistema con il nome di “Tipper”. I prodotti depositati vengono affidati alle sapienti mani dei più qualificati tessitori italiani per la creazione di filati nuovi di zecca, successivamente venduti agli attori-protagonisti della moda sostenibile che, con questa base di tessuti rigenerati, danno vita a nuovi indumenti.

A questo punto i Tippers, sulla base dei TIPs ottenuti, beneficeranno di sconti esclusivi per l’acquisto di capi di abbigliamento sostenibili dello store Atotus. Gli attori del circuito sono i produttori di abbigliamento sostenibile, i tessitori e i filatori. Silvia Atzori ha ideato un brillante circuito di economia circolare testimoniato proprio dalla denominazione “Atotus”, assolutamente non casuale.

“Atotus” vuol dire infatti “a tutti” ed è stato pensato per far comprendere, appunto, quanto questo sistema abbracci l’intera filiera del mondo tessile rendendo pienamente protagonista anche il cliente finale. Il tutto all’insegna dei 4 valori-cardine di “Atotus”: Moda sostenibile, Economia circolare, Made in Italy e Territorio. E il piatto, ricco e gustoso, è servito. Un nuovo modo per far decollare la nostra produzione di qualità.

fonte immagine: https://www.atotus.it/

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