Malto di birra italiano, nel 2023 nuovo stabilimento di K-Adriatica a Loreo
Obiettivo incrementare la produzione di malto italiano per coprire almeno il 60% della richiesta nazionale puntando sull’alta qualità. L’annuncio dell’ad di K-Adriatica Spa Giovanni Toffoli a Loreo in provincia di Rovigo è di quelli importanti perché proprio qui nascerà nel 2023 la più grande malteria da birra d’Italia.
La prima pietra è stata posta simbolicamente con la presentazione del progetto di Italmalt della stessa K-Adriatica. Il Nord Est, così, fornirà un notevole contributo al nostro Paese al fabbisogno di malto destinato alla diffusissima bevanda, facendo da supporto alla produzione dell’azienda effettuata nello stabilimento che opera in quel di Melfi in Basilicata.
Adesso la copertura anche nel settentrione sarà garantita entro il prossimo anno. Il piano è stato presentato dai vertici di K-Adriatica assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali, del Parco Regionale del Delta del Po, del presidente Nazionale Coldiretti e del presidente del Consorzio Birra Italiana. Toffoli si è dato come scadenza giugno 2023, in occasione del raccolto dell’orzo. La crescita del mercato della birra 100% Made in Italy viene dunque messa al primo posto in modo da ridurre le importazioni.
Secondo quanto affermato dall’amministratore delegato di K-Adriatica, l’azienda prevede di raggiungere un livello di produzione pari a 92mila tonnellate di orzo da birra in 20mila ettari coltivati grazie anche ai contratti di filiera che verranno stipulati con imprese agricole di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Marche. Il progetto è molto ambizioso da parte di un’azienda che vanta un’esperienza ultracinquantennale nella produzione del malto di birra.
Con 222 dipendenti e una rete di distributori estesa in oltre 70 Stati, K-Adriatica nel 2020 ha chiuso con un fatturato di 113 milioni e questa operazione sarà fondamentale al fine di riequilibrare un settore rilevante per l’economia italiana che sta andando in sofferenza negli ultimi tempi. La birra, infatti, è la bevanda più consumata dagli italiani e solo lo scorso anno rispetto al 2019 la produzione nazionale è scesa dell’8,4% mentre i consumi hanno subito una contrazione dell’11,4%, secondo i dati di AssoBirra.
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