Interviste

Alberta Nesci, quando il vino di qualità si sposa con la tradizione di famiglia

L’attività che fa luccicare gli occhi divenuta lavoro e il contesto ambientale particolarmente favorevole che confezionano un vino assolutamente speciale. La combinazione di questi elementi non può che generare risultati eccellenti ed è per questo che il marchio “Nesci” viene apprezzato in Italia e in campo internazionale per la qualità del suo prodotto.

Del resto, il nome è garanzia di successo e serietà così come i terreni di Palizzi, tradizionalmente rinomati per determinati tipi di coltivazioni tra cui soprattutto vigneti, bergamotto e olio.

Alberta Nesci, titolare dell’azienda di famiglia che ha preso il testimone del padre, il professore universitario Francesco Saverio, ci guida nell’affascinante mondo che gestisce ogni giorno aprendo un nuovo capitolo delle interviste di Mades Mag. Sono immediatamente palpabili passione e forti motivazioni, quando illustra i tratti distintivi del brand.

La volontà di concentrare l’impegno e di distinguersi nella produzione vinicola è una mission affettiva in quanto “Nesci” si occupa anche di altre colture, tra cui bergamotto e olio. “Questa scelta – spiega infatti Alberta – è stata dettata dal desiderio di mio padre che fece la bonifica dei terreni di famiglia, tra cui il vigneto convertendo il suo hobby in una logica d’impresa che puntasse sulla produzione del vino. A quel punto mi chiese di aiutarlo in questa nuova avventura e la decisione è diventata strategica”.

Quali sono i vantaggi concreti che state riscontrando con il nuovo stabilimento entrato in funzione a pieno regime nel 2015?
“Sono notevoli perché adesso, rispetto a prima, vediamo tutta la filiera produttiva dall’inizio alla fine. È stata una soddisfazione considerando da dove siamo partiti. Inizialmente mio padre faceva il vino per venderlo qui in zona e l’azienda non c’era. Successivamente fece il restauro conservativo della cantina allestendo due strutture adiacenti e, infine, è stata avviata la costruzione dello stabilimento. Nella nostra cantina si parte da un minimo di 30.000 bottiglie fino ad un massimo di 100.000 in relazione al vigneto”.

Nel futuro quale sarà il prossimo step di sviluppo previsto dall’azienda Nesci?
“Dipende dalla richiesta del mercato e, quindi, se ci sarà una domanda maggiore faremo una valutazione sull’ampliamento dei nostri vitigni, la cui specificità locale è data dal particolare clima presente qui a Palizzi. Questo è l’elemento fondamentale che caratterizza la produzione perché l’innesto tra clima e territorio fa sì che il vino sia fortemente strutturato con una gradazione da 13,5 a 14,5 e una persistenza in bocca del tutto speciale. Questo territorio ha una grande tradizione sul piano vinicolo”.

A questo proposito Alberta Nesci racconta un aneddoto tanto affascinante quanto indicativo della qualità del prodotto: “Una volta un turista inglese assaporando il nostro vino mi disse espressamente che nel bicchiere avvertiva il mare. Ciò conferma come al cliente possiamo far provare un’esperienza unica perché qui si trovano le migliori caratteristiche ambientali tra cui soprattutto la vicinanza al mare, il caldo, la scarsità di vento, il sole e un terreno che trattiene i sali minerali”.

L’eccellenza, del resto, non arriva per caso ed è il risultato di un mix di successo che include posizione geografica e una lavorazione che rispetta i cicli della natura, senza forzare i processi spontanei. Quest’ultimo è un elemento che ad Alberta Nesci sta particolarmente a cuore e che tiene a precisare mentre ci descrive alcune fasi della produzione: “La risposta alle nostre domande ci viene fornita dall’uva. Noi imbottigliamo aspettando sempre i tempi del vino. La qualità si ottiene partendo da questo”.
L’unicità del vino timbrato “Nesci”, azienda specializzata nella produzione di IGT bianchi, rosati e rossi è apprezzata in tutto il mondo e il brand esporta in Austria, Inghilterra, Giappone e Stati Uniti d’America.

fonte immagine: https://www.facebook.com/aziendanesci

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