Interviste

Ravenda, il serio professionismo applicato ai frutti della terra

Il lavoro certosino non s’improvvisa. Lo sanno bene Lorenzo Ravenda e Giovanna Micali, titolari della giovane impresa agricola a conduzione familiare che opera nell’affascinante scenario della Baia dei Gelsomini a Palizzi in piena Calabria Jonica. Una start-up proiettata nel presente e nel futuro, come amano definirla. Ed è proprio la mentalità del professionismo applicata all’attività produttiva che li spinge alla ricerca costante della qualità nell’offerta al consumatore e allo sviluppo futuro perché il futuro chiama sempre all’espansione l’imprenditore, in qualunque campo egli opera.

Non a caso il marchio Ravenda è accompagnato dall’espressione “Tradizione e tecnologia del gusto”. Mades ha svelato ai propri lettori questo mondo immerso nei profumi unici emanati dalla terra che produce frutti squisiti guidati proprio da Ravenda e Micali, esaurienti Ciceroni con al centro sempre l’elemento fondamentale che sta alla base del loro operare quotidiano: la competenza, che in questo caso si rivolge al bergamotto e all’olio extra vergine di oliva. Aspetto quest’ultimo da sempre importantissimo e cruciale per ogni genere di attività lavorativa ma a cui non sempre, oggi, viene attribuito il corretto valore.

Anche perché dalla professionalità discende la crescita, il supporto conoscitivo basilare per ampliare e migliorare ulteriormente l’offerta partendo da una solida passione per tutto ciò che si fa che genera tanta soddisfazione. “È un grande piacere seguire passo dopo passo la crescita della pianta – evidenziano a questo proposito Lorenzo Ravenda e Giovanna Micali – dalla messa a dimora a tutte le sue esigenze sui bisogni fino ad arrivare a cogliere i primi frutti diversificando le colture. Un lavoro reso possibile da un accurato studio preliminare a tavolino fino alla pratica sul terreno dove bisogna essere sempre aggiornati e sul pezzo anche sulle nuove tecniche.

Siamo spinti anche e soprattutto dalla motivazione di contribuire a far crescere la Calabria con il nostro lavoro”. Mission ammirevole confermata anche dal fatto che “ai nostri prodotti cerchiamo sempre di attribuire un nome commerciale appartenente al dialetto calabro-grecanico per valorizzare le nostre origini”. L’attività di approfondimento è resa ancora più meritevole dal fatto che entrambi non nascono in questo settore ma con impegno e abnegazione vi sono entrati reinventandosi professionalmente per realizzare qualcosa di importante.

Da cosa nasce la scelta di orientare la produzione su olio e bergamotto?
“I terreni di proprietà su cui abbiamo lavorato fin dall’inizio erano tutti uliveti e, quindi, stiamo proseguendo nella tradizione familiare in questo ambito. Per quanto riguarda, invece, il bergamotto si tratta di un’eccellenza assoluta mondiale e, nonostante le tante imitazioni messe in atto in altri territori, la fioritura del nostro oro verde che avviene in particolar modo nel Reggino è unica nel suo genere. Il bergamotto, infatti, necessita di un microclima del tutto particolare presente soltanto nelle nostre campagne da cui si ricava un’essenza che non ha eguali nel mondo. Il contesto ambientale di Palizzi è ideale per la crescita della sua pianta e anche per questa ragione lo abbiamo scelto”.

Quale messaggio possiamo trasmettere ai clienti per apprezzare sempre di più nei fatti il vostro lavoro?
“Possiamo ricordare innanzitutto che la nostra attività è indirizzata al rispetto della natura senza stravolgerne il ciclo. Inoltre stiamo sposando questo obiettivo con l’innovazione tecnologica mantenendo ferma la tradizione con la tecnologia del gusto per portare sulle tavole prodotti lavorati con la cura di quegli strumenti di ultima evoluzione che ne conservano inalterati il gusto naturale. Ciò che si fa a casa si può riportare benissimo in laboratorio con apparecchiature che preservano il sapore nel lungo periodo in modo da offrire al consumatore un lungo periodo di conservazione in condizioni ottimali”.

E poi c’è un’ulteriore garanzia data dall’espansione dell’azienda agricola Ravenda, segnale inequivocabile di salute e investimenti futuri, confermati dagli stessi proprietari: “Stiamo pensando di svilupparci non solo nella produzione di nuovi prodotti con la creazione di un nostro laboratorio ma anche nella diversificazione del terreno e, in quest’ottica, l’idea a cui stiamo lavorando è quella di mettere a dimora l’avocado, considerando il clima caldo e dai marcati tratti tropicali di cui disponiamo che ne favorirebbe la crescita. È un frutto, inoltre, da cui si possono ricavare tanti prodotti e sarebbe un’ottima forma d’investimento”.

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